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Da Osimo, Castello di Montefiore

60€

Esaurito

Descrizione prodotto

Autore: Bruno da Osimo Titolo: Castello di Montefiore Epoca: Novembre 1924 Tecnica: Xilografia su legno Descrizione: Nitida e ben impressa è l’inchiostratura, con evidenti contrasti di colore che denotano l’eccellente qualità di questa xilografia, impressa dai legni originali e stampata su carta coeva, ottimo è lo stato di conservazione. E’ tratta dalla pubblicazione “Xilografia” stampata in trecento esemplari a Faenza dal 1924 al 1926 presso lo Stabilimento Grafico Fratelli Lega di cui Francesco Nonni era il direttore. Bibliografia: Bruno da Osimo (Osimo, 1888 – Ancona, 1962). È stato un artista dalla vastissima produzione xilografica, contraddistinta da un intimo lirismo profondamente religioso e a tratti mistico. Le sue illustrazioni poste a corredo di libri rivelano un sentire che non considera il libro soltanto come un oggetto d’uso, ma come un’opera d’arte in cui il testo deve essere in stretto rapporto con la grafica e le decorazioni. Oltre che incisore di legno è stato anche disegnatore di ceramiche e di progetti per mobili, per lavori in ferro battuto e per produzioni artigianali in cuoio lavorato. Bruno Marsili, meglio noto con lo pseudonimo Bruno da Osimo con cui firmava i suoi lavori, era l’ultimo dei dodici figli di Luigi, falegname, e di Annunziata Papini, tessitrice. Già da bambino aveva rivelato le sue spiccate capacità artistiche, ma a causa della povertà la sua famiglia non poté mantenerlo agli studi all’Accademia: conseguì allora un diploma di Scuola Tecnica con il quale iniziò a lavorare come insegnante. Nel frattempo si dedicava allo studio del disegno dal vero e all’incisione. Nel 1916, con la Prima Guerra Mondiale, è chiamato alle armi come ufficiale e destinato a Plezzo: anche in questa occasione, quando ne ha il tempo, esegue disegni ed incisioni del paesaggio e della vita al fronte. Firma questi lavori come Bruno da Osimo, pseudonimo che userà per tutta la vita. Nel 1918, a guerra conclusa, viene presentato ad Adolfo De Carolis. Dopo questo incontro nasce in lui l’interesse per la Xilografia e comincia a dedicarsi all’incisione di ex libris. Torna all’insegnamento ad Ancona dove, con il poeta Mario Blasi, fonda la rivista Il Desco. Prosegue con l’attività di xilografo partecipando a diverse esposizioni e fornendo illustrazioni per diversi editori, tra cui la famosa Eroica e la stessa Xilografia. Si ricordano poi le splendide illustrazioni per Le Aquile Feltresche (1927) e quelle per Il Giovine Re di Oscar Wilde (1928). Nel 1933 sposa Alma Andreani ammiratrice delle sue incisioni e che lo aiuta organizzandogli mostre, ma che tre anni dopo lo lascia vedovo; questa è il primo di una serie di lutti che accompagneranno la sua vita. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale è volontario a Pola col grado di capitano. E’ congedato nel 1943 e fa ritorno nelle Marche. Nel 1944 perde un fratello ed i nipoti, vittime della guerra. Nel dopoguerra torna ad insegnare fino al pensionamento nel 1946, quando prenderà a dedicarsi solo alla sua produzione d’arte fino alla sua morte.

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